Torna all’asta un negozio in Galleria Vittorio Emanuele. Si partirà da una base di 3 milioni di euro
I locali della Galleria Vittorio Emanuele che fino a inizio primavera erano occupati dalla boutique Massimo Dutti, torneranno all’asta. A stabilirlo è stata la giunta di Beppe Sala che ha fissato le linee guida per lo svolgimento della gara: i quasi mille metri quadrati di negozio, composti da tre vetrine verranno affittati per non meno di 3 milioni di euro all’anno. In questi mesi non si è fermata la corsa per avere una vetrina in Galleria Vittorio Emanuele, anzi, il salotto di Milano è ancora un luogo appetibile per il commercio nonostante la crisi causata dal covid abbia colpito alcuni negozi. Negli ultimi mesi inoltre, le disdette non sono mancate, ma Palazzo Marino è stato letteralmente invaso dalle richieste: una decina per i quattro spazi commerciali a gara. Queste le parole dell’assessore al Demanio, Roberto Tasca: “Il percorso di valorizzazione degli spazi in Galleria Vittorio Emanuele II non si ferma e nessun negozio resterà con le serrande abbassate. Le ultime gare in ordine di tempo hanno mostrato il riattivarsi di un grande interesse da parte degli operatori economici che vogliono avere una vetrina nel Salotto dei milanesi. Significa che simbolicamente la Galleria è ancora il luogo più attrattivo della città e che esiste la volontà di ripresa che sta interessando tutta la città di Milano”. La commissione di gara sarà chiamata a valutare le offerte economiche e quelle tecniche a cui saranno assegnati rispettivamente fino ad un massimo di 60 e 40 punti su un totale di cento. Gli elementi di valutazione dell’offerta tecnica dovranno tener conto che gli spazi in questione sono posti nel luogo più rappresentativo della città. Inoltre, saranno valutate con maggiore punteggio le proposte merceologiche di prestigio che rappresentino il meglio della tradizione del made in Italy e internazionale. La boutique Massimo Dutti nell’ottobre 2016 si aggiudicò il negozio in Galleria con un’offerta di tre milioni e 100mila euro all’anno, tuttavia la Maison ha disdetto il contratto nel marzo del 2021, quasi cinque anni dopo il suo ingresso.
di Francesco Franza
Fonte Foto: ilgiorno.it

