La Regione Lombardia stanzia 106 milioni di euro per interventi nelle strutture sanitarie
La Regione Lombardia stanzia 106,5 milioni di euro per le strutture sanitarie del territorio. Questa ingente mole di fondi servirà a realizzare opere urgenti per manutenzioni e riqualificazioni, per l’acquisto di macchinari, interventi di messa in sicurezza. E’ tutto previsto dal Programma regionale straordinario degli investimenti per la Sanità, approvato dalla Giunta su proposta della vicepresidente e assessore al Welfare, Letizia Moratti. Complessivamente saranno 64 progetti che interesseranno le Asst, le Fondazioni Irccs, le Ats e Areu. I lavori, fa sapere la Regione, dovranno concludersi tra i 24 e 30 mesi dall’avvio degli interventi, entro 40 mesi se l’intervento è superiore a 25 milioni. La provincia che conterà sui maggiori finanziamenti è Milano con 47,5 milioni, seguono Brescia con 21,4 e Bergamo con 9,2. Tra gli stanziamenti più rilevanti si segnalano i 27,91 milioni destinati ai piani di incremento della sicurezza sismica e antincendio e per il superamento delle barriere architettoniche; gli oltre 20 per la sostituzione di grandi apparecchiature biomediche; più di 24 per i progetti strategici relativi ai nodi portanti della rete; 18 per opere urgenti e 40 per i piani di investimento aziendali. Queste le parole dell’assessore al Welfare Letizia Moratti: “Si tratta di un programma di interventi decisamente importante che va nella direzione di realizzare opere strutturali, acquisire nuovi macchinari e strumentazioni, anche con l’obiettivo di andare a ridurre le liste d’attesa, oltre all’innovazione tecnologica legata ai sistemi di pagamento per le prestazioni erogate all’interno delle strutture”. Continua: “E’ un piano straordinario che ha preso forma dalle esigenze arrivate dal territorio e che di fatto ha un’azione che va ad anticipare il percorso della riforma della legge 23 sulla sanità regionale. Una riforma che non può prescindere da un’attenzione peculiare e da investimenti rilevanti per garantire la migliore efficienza possibile delle nostre strutture e il mantenimento di quei livelli di eccellenza che ci riconoscono anche dagli Stati Uniti”.
di Francesco Franza
Fonte Foto: espresso.repubblica.it

