Si torna a discutere di nucleare in Lombardia dopo l’ultimo rincaro delle bollette
In Italia si sta tornando a parlare di nucleare con l’allarme rincari bollette. Nei prossimi mesi, infatti, le famiglie italiane potrebbero trovarsi a pagare centinaia di euro in più per le forniture. Gli aumenti previsti per l’autunno, viaggerebbero al momento attorno al 40% per l’elettricità e al 31% per il gas, in parte giustificati dall’aumento del costo delle materie prime. Prima con le parole del ministro della transizione ecologica Roberto Cingolani e ieri con le dichiarazioni possibiliste di Matteo Salvini su un’ipotetica centrale nucleare in Lombardia. Il tema delle scorie è ancora attuale visto che, come sottolinea Legambiente in un rapporto dello scorso marzo, non esiste ancora un deposito nazionale dei rifiuti nucleari prodotti prima della dismissione. Fanpage.it ha intervistato il fisico Daniele Alloni dell’Università di Pavia per capire meglio le ultime tecnologie e se la Lombardia possa essere un luogo idoneo ad ospitare un’ipotetica centrale nucleare. Parole seguite a stretto giro da quelle della vicepresidente e assessora al welfare Letizia Moratti, che aveva affermato: “Un nucleare verde, sicuro, credo sarebbe una buona cosa, non solo per la Lombardia ma per l’Italia. Il nucleare ha fatto grandissimi passi avanti e potrebbe essere anche un modo per non pagare bollette che continuano a crescere”. Anche il governatore Attilio Fontana si era detto possibilista: “Non è più il nucleare di Chernobyl, bisogna avere il coraggio di spogliarci dalle ideologie e guardare alla realtà e al mondo che cambia e che è andato avanti con le tecnologie”. E se Pd e M5s hanno espresso al contrario il loro parere scettico, sottolineando la decisione presa anni fa dagli italiani con ben due no ad altrettanti referendum sulla questione, sono tante le domande che si sono sollevate in queste ultime ore.
di Francesco Franza
Fonte Foto: milanotoday.it