Fase 2, Discoteche chiuse e dichiarano fallimento
Dopo il lockdown obbligatorio generato dall’emergenza coronavirus, in Lombardia è scattata l’ora della fase 2 e molte attività commerciali hanno avuto il via libera per ripartite. Tra queste però non sono state contemplate le discoteche che, a detta di molti gestori e il presidente del Silb (Associazione Italiana Imprese di Intrattenimento da Ballo e Spettacolo), “vivono un momento disastroso che a lungo andare potrebbe portare ad un fallimento di massa dei locali notturni”. In via Toqueville, uno dei quartieri più noti della movida milanese, le serrande dei locali restano chiuse, la strada deserta e silenziosa, senza musica. L’unico locale aperto, il Loolapaloosa, per contrastare le ingenti spese ha convertito la propria discoteca in un bar: posti a sedere, obbligo di mascherina e servizio sicurezza che effettua la selezione all’ingresso con rilevatori di temperatura. Alcuni locali sono in attesa di nuove linee guida da parte del governo per poter riaprire i battenti, altri invece vertono in stato di abbandono, con tavoli impolverati, divanetti accatastati e la natura che ha ripreso il suo spazio lungo le piste da ballo delle discoteche estive. “Siamo chiusi dal 23 febbraio e non ci saremmo mai immaginati che saremmo stati affossati da un virus – commentano stupiti i gestori – se dovessimo tornare operativi nel 2021 come si ipotizza, temiamo che non esisterà più il nostro settore. Difficile trovare aziende che riescano a sopravvivere dopo 10 mesi di inattività senza profitti”.
Fonte: Video.repubblica.it