Alberghi vuoti e disdette per i ristoranti a Milano
L’aumento dei contagi da Covid-19 si fa sentire, ancora una volta, sul settore del turismo. Stando agli ultimi dati diffusi da Confcommercio, l’anno si chiuderà con 60 milioni di arrivi in meno in Italia. Questo il commento del presidente di Federalberghi Milano, Maurizio Naro: “Il Covid ci ha gettato in un burrone, da cui non riusciamo a uscire. Ogni volta che pensiamo di aver raggiunto il ciglio, scivoliamo. Attualmente sono occupate il venti per cento delle camere, per arrivare alla notte di Capodanno al 30 per cento. Negli stessi giorni del 2019 eravamo rispettivamente al 71 e l’80 per cento. Nonostante i dati siano in aumento rispetto allo scorso anno, stiamo lavorando in perdita. Dato che per un albergo il break even point si raggiunge con un’occupazione del 60 per cento. In totale si parlerebbe, di una perdita attorno ai 25 milioni di euro. A preoccupare i turisti è la risalita dei contagi e un eventuale cambio di colore della Regione. A Natale, per esempio, sono state disdette il 20 per cento delle prenotazioni: “A San Silvestro speriamo si rivolgano a noi i transfughi delle discoteche che saranno chiuse”, afferma il vicepresidente di Epam, Fabio Acampora. Secondo le stime di Federalberghi, molti alberghi sono tornati alla chiusura stagionale come avveniva prima di Expo a Milano. I costi per mantenere aperto sono troppi elevati rispetto alla presenza delle persone in città: “Non ci resta che riporre le nostre speranze nel 2022 e negli eventi previsti in città a partire da febbraio”.
di Francesco Franza
Fonte Foto: radiolombardia.it

