La caccia alle case su Milano è ripartita: secondo lo studio di Scenari Immobiliari ne serviranno quasi 50 mila
Il mercato immobiliare della Città Metropolitana di Milano sarebbe pronto a decollare nel periodo post-pandemia. È quanto emerge dal Rapporto 2021 sulle trasformazioni territoriali della Città metropolitana di Milano, realizzato da Scenari Immobiliari in collaborazione con Risanamento, e presentato nel corso del convegno “Una nuova Milano”. Le compravendite immobiliare a Milano nel periodo del coronavirus sono crollate del 15,4% rispetto al 2019 22mila in totale, meno negli altri comuni della Città metropolitana (-7,1 per cento per oltre 34mila). La ricerca, tuttavia, ipotizza un rimbalzo per il biennio 2021-2022: nel corso di quest’anno le transazioni residenziali dovrebbero salire a 26.500 (+20,4 per cento) a Milano e 35.400 (+3,8 per cento) nella Città metropolitana, mentre nel 2022 dovrebbero assestarsi a quota 27.700 nel capoluogo e 36.600 nei restanti comuni. Queste le parole di Mario Breglia presidente di Scenari Immobiliari: “La città tutta glamour e happy hour ha fatto un bagno di umiltà e si è trovata più fragile. Il sistema sanitario che pareva fortissimo ha mostrato forti debolezze e la realtà delle nuove povertà anche per i ceti medi hanno cambiato la visione della città. Si sono riscoperti i quartieri ed i servizi di vicinato. Gli abitanti non sono fuggiti e anzi il saldo migratorio è positivo — ha proseguito —. Mancano gli studenti universitari ma aumentano le star up innovative e il terzo settore. Si affacciano nuove tipologie di domanda, sia per la casa che per gli uffici e i luoghi del commercio. Si sono innescati processi innovativi importanti che possono dare un nuovo balzo allo sviluppo economico e sociale di tutta l’area. E del Paese intero, come altre volte è successo”. Inoltre continuando, l’indagine prevede una nuova domanda residenziale, per l’area metropolitana (città inclusa) di almeno 46mila nuove case, abitazioni che dovranno essere realizzate con standard di vivibilità più alti, più luce e spazi esterni. La nuova domanda di uffici, secondo il documento, sarebbe invece pari a 650mila metri quadrati, perché ci sarebbe bisogni di più spazi e servizi per ogni lavoratore.
di Francesco Franza
Fonte Foto: themilaner.it

