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A Milano la miglior manager d’Italia: “Ho imparato stando nei corridoi”

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È una milanese la miglior giovane manager d’Italia. Paola Boromei, 44 anni, executive vicepresidente risorse umane di Snam da marzo 2017, ha ricevuto il premio di Federmanager riservato agli under 44. Laureata in Psicologia dell’organizzazione all’Università Cattolica, con una specializzazione in Risorse umane e organizzazione alla Bocconi di Milano e un executive master in Global leadership alla business school di Insead di Fontainbleau (Francia), prima di arrivare in Snam ha ricoperto incarichi di crescente responsabilità in ambito risorse umane in altre aziende – tra cui L’Oréal e Humanitas – con esperienze anche all’estero. Attualmente è anche amministratore indipendente di alcune importanti società, tra cui Pirelli.

Come è iniziata la sua carriera?
“Ho iniziato nel 2000 in L’Oréal, dove ho trascorso 11 anni. È stata un’esperienza decisiva. Il mio primo capo mi disse: “il 70% del tuo tempo lo devi passare nei corridoi, a parlare con i colleghi“. Rientrata in Italia, ho proseguito nella consulenza e nella revisione e poi della sanità, prima di entrare in Snam a inizio 2017”

In Italia le donne al vertice nelle aziende sono poche. Qualcosa sta cambiando?
“Non mi sono mai sentita ostacolata dal fatto di essere donna: sono riuscita a conciliare l’attività professionale con due maternità. In Italia si devono fare passi avanti sulla parità di genere, ma la strada è giusta”.

Come si è trasformato il suo lavoro con la pandemia?
“Lo smart working è destinato a rimanere centrale. Per chi si occupa di risorse umane significa anche ripensare a come favorire la connessione tra le persone e con i vertici aziendali. In Snam negli ultimi quattro mesi abbiamo assunto quasi 70 persone senza mai incontrarle di persona. Sono convinta che alternare il lavoro da casa con la socialità dell’ufficio generi un equilibrio di grande beneficio” .

Quale consiglio dà ai giovani?
“Umiltà e ascolto sono doti essenziali”.

Articolo da IlGiorno.it

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