Lombardia zona arancione, ripartono i negozi. “Persi 1,7 miliardi, ora salviamo i bar”
Nel giorno della riapertura dei negozi di abbigliamento dopo il passaggio della Lombardia nella zona arancione, il governatore Attilio Fontana lancia un appello ai cittadini: “Visto che si fa una sorta di dimostrazione di fiducia nei confronti dei cittadini, l’invito è ripagate questa dimostrazione di fiducia” . Perché, aggiunge il presidente della Lombardia, “non si devono diffondere errate convinzioni che sia finito tutto. Stiamo superando un momento difficile grazie a comportamenti seri, ma finché non ci sarà un vaccino dobbiamo convivere con questo virus”. Poi Fontana ricorda che il settore del commercio è stato tra i più danneggiati dalla pandemia e sottolinea che “i nostri commercianti hanno sofferto molto in queste settimane, la chiusura completa ha creato un po’ di preoccupazione. Ci avviciniamo al Natale e riaprire credo sia una cosa positiva”. Concetto che il governatore riprende anche con un post sul suo profilo sui social. Nel quale invita chi da oggi si recherà nei negozi a “comprare italiano e lombardo” . Ma ancora una volta mettendo al primo posto la prudenza. “C’è ancora tanta strada da fare, manteniamo comportamenti prudenti – distanza e mascherine – per rafforzare il miglioramento dei dati e liberare gli ospedali”.
Nel frattempo, in Lombardia si guarda già a giovedì quando scadrà il Dpcm in vigore. Il nuovo decreto del premier Giuseppe Conte con le misure previste per Natale e Capodanno potrebbe estendere la zona gialla a tutto il territorio nazionale, ma con alcuni paletti. Il che per la Lombardia significherebbe anche la riapertura di bar e ristoranti, che attualmente possono effettuare solo servizio a domicilio o da asporto. Confcommercio ci spera. “Nel solo secondo lockdown si sono persi qualcosa come un miliardo e settecento milioni di euro in città e nell’area metropolitana: dei 50 mila fra negozi, bar e ristoranti riaprono ora solo 12 mila negozi” , racconta il segretario generale Marco Barbieri. Che sulla previsione per Natale aggiunge: “I numeri sono molto negativi fino a ora, se sulle festività l’impatto sarà pesante ma non pesantissimo è solo grazie alle vendite online. Stiamo facendo delle analisi in merito. È il negozio con sede fissa che è danneggiato di più. Mi auguro che fra 15 giorni si passi alla zona gialla sempre con prudenza”.
I dati del bollettino quotidiano sull’andamento dell’epidemia da Covid in Lombardia continuano ad essere confortanti. In tutta la regione, anche ieri sono scesi i numeri dei ricoveri nelle Terapie intensive (meno 6) e quelli negli altri reparti Covid ( meno 253). Ma soprattutto l’indice sul rapporto tra i nuovi casi positivi e i tamponi effettuati è al 12,3 per cento rispetto al 13,1 del giorno precedente. I nuovi contagi sono stati 4.615 su 37.286 tamponi processati. Nell’hinterland ci sono stati 1.748 nuovi positivi, di cui 641 in città. Venerdì erano stati 1.778 in provincia e 722 a Milano. Restano alti i dati di Varese e Como, con, rispettivamente, 585 e 448 nuovi casi.
Fonte Articolo e Immagine: Milano.Repubblica.it

