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Ipotesi e procedure sulla riapertura delle discoteche dal 1 luglio, con il Green Pass

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Si potrà tornare a ballare dal 1 luglio in zona bianca, ma solo con il green pass. L’ipotesi al vaglio del ministero della Sanità, che dovrà essere condivisa poi con i presidenti delle Regioni e il comitato tecnico scientifico, è senza dubbio una delle notizie migliori, per un settore ampiamente messo in ginocchio da questa pandemia. Si potrà quindi tornare a ballare dal 1 luglio in zona bianca, ma solo con il green pass. Queste le parole di Andrea Costa, sottosegretario alla Salute: «Se lavoriamo fin da subito, ipotizzare il mese di luglio come il mese della riapertura graduale delle discoteche credo sia un obiettivo raggiungibile». «I gestori delle discoteche dovranno presentare un protocollo, che dovrà essere sottoposto al Cts, che potrà intervenire e modificarlo e aggiungere elementi di garanzia, prudenza e sicurezza, ma credo che dobbiamo assolutamente darci questo obiettivo, perché parliamo di un settore che occupa oltre 100mila addetti». Per quanto al criterio del distanziamento, aggiunge Costa «in discoteca non può esser considerato». «E’ più facile monitorare 300 persone in un locale che situazioni come stiamo vedendo ora, con gente che balla per strada». Quello che ancora rimane da chiarire è se per entrare in discoteca, oltre ad avere il certificato verde di avvenuta vaccinazione, guarigione o tampone, sia richiesto di indossare la mascherina. Si è espresso su questo punto lo storico deejay e produttore musicale Claudio Cecchetto: «Credo che le regole per la riapertura delle discoteche siano buone, ma sull’uso delle mascherine ho qualche perplessità». «I ragazzi ballerebbero con questo dispositivo i primi giorni, ma poi si stuferebbero. Dovrebbe bastare il certificato con la vaccinazione, va a finire che uno sviene per il caldo e perché non respira, piuttosto che stare male per il Covid». E’ d’accordo anche un altro storico dj, Linus, direttore artistico di Radio Deejay, che ha commentato così: «Trovo ridicolo anche solo pensare che i ragazzi ballino con la mascherina. Porla come misura sarebbe un atto di ipocrisia. Sappiamo tutti che nessuno sarebbe in grado di farla rispettare».

di Francesco Franza

Fonte Foto: milanoevents.it

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